
Presentazione del libro “Cicerone al Sud” - di F. De Martino e F. Pastore,
Cari Soci e Amici,
siete tutti invitati alla presentazione del libro “Cicerone al Sud” scritto da Felice De Martino e Felice Pastore, Vice Direttore Nazionale dei Gruppi Archeologici d’Italia e Presidente del Gruppo Archeologico Salernitano.
Insieme ai relatori Prof.ssa Marina Castoldi e Dott. Gianfranco Gazzetti saranno presenti gli autori.
“Cicerone al sud” già nel titolo chiarisce il motivo conduttore di questo singolare romanzo storico. L‟intenzione degli Autori è infatti quella di far conoscere, attraverso la notorietà del personaggio storico di Cice rone, aspetti della storia e dell‟archeologia di parti importanti della Campania e della Basilicata, ma in generale del Sud Italia: territori non al centro di attenzioni mediatiche antiche o recenti e fuori anche dalle rotte turistiche principali. Il fulcro topografico della narrazione è la Mansio romana delle Na res Lucanae indicata sulla Tabula Peutingeriana, sulla via Annia Popilia (via Regio-Capuam) e situata nel mezzo tra il ponte sul fiume Silarus e la Mansio di Acerronia. Gli Autori ricostruiscono il viaggio di Cicerone verso l‟esilio dopo la condanna comminatagli dal senato su proposta di Publio Clodio Pulcro nel 58 a.C. per non aver concesso a Catilina e ai suoi congiurati l‟appello al popolo dopo la condanna capitale. La particolarità della narrazione sta nell‟aver dato vita a personaggi storicamente accertati, inserendoli in modo originale nella vicenda le gata a Cicerone, dando quasi l‟impressione di integrare lacune nei testi antichi. La grande conoscenza degli Autori sia delle fonti storiche che della topografia archeologica dei luoghi in cui la vicenda si svolge danno ulteriore preziosità al libro unendo narrazione a saggistica. Nella descrizione dei personaggi e dei luoghi non mancano annota zioni didattiche rivolte a un pubblico meno colto unite ad interpreta zioni originali e inedite di testimonianze storiche ed archeologiche. Anche le note a piè di pagina, caratteristiche dei testi scientifici e normalmente assenti nella narrativa, vengono utilizzate per questo doppio scopo. I personaggi, sia quelli maggiori (Cicerone, Sallustio, Attico) che i minori (l‟arcario della Mansio Nares Lucanae, Marco Vulusio Iuliano, il proprietario della caupona Vetuzio Placido, l‟imprenditore agricolo Lucio Sicinio) sono trattati in modo da interpretare il loro pensiero e far immergere il lettore nell‟atmosfera del tempo in quei luoghi. La ricerca storica non è esente neanche per i personaggi introdotti nella vicenda, come testimoniano le note relative. Un libro, insomma, dalle molte caratteristiche diverse che si legge piacevolmente e che fa conoscere sotto tutti i punti di vista la storia di un importante territorio dell‟Italia antica, attraverso la leggerezza di una narrativa da romanzo storico.
Gianfranco Gazzetti
Già Funzionario Mi.C.
Presidente Nazionale dei Gruppi Archeologici d‟Italia