Autorevole, potente, sensuale, colta. La maestosa regina d’Egitto occupa sicuramente un posto d’onore nella schiera delle grandi personalità femminili della storia. L’enorme curiosità esercitata dalla figura della sovrana ha fatto accumulare intorno alla sua memoria un patrimonio intellettuale ed artistico davvero notevole. Non solo nell’arte italiana, ma anche nel resto d’Europa molti furono i pittori che decisero di immortalarla nelle loro tele, ora cogliendone l’aspetto sensuale, ora l’aspetto più drammatico legato al momento del suicidio. Il serpente, con cui si darà la morte, diventerà, nelle raffigurazioni di artisti quali, Piero di Cosimo, Guido Reni, Paolo Veronese, strumento altamente significativo che permetterà di sottolineare la dimensione simbolica e religiosa della scena. È solo con l’avvento del cinema però che questo canone di bellezza si stabilizza entrando a far parte di un immaginario collettivo che è parte integrante della nostra cultura.
